Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo si trova a Livorno, a breve distanza dal Museo civico Giovanni Fattori. È ospitato nella storica Villa Henderson.Le origini del museo risalgono al 1929 con l'acquisizione del ricco materiale presente nel gabinetto dell'Istituto Tecnico Vespucci; dopo la seconda guerra mondiale, che causò la perdita della raccolta, il museo fu riaperto presso l'Acquario comunale Diacinto Cestoni e nel 1980 fu trasferito nella sede di Villa Henderson.
La villa appartenne ad Antonio Orlandi nel 1762 e successivamente passò ai Filippi, ai Guebhard e quindi ai Webb James. Nel 1917, dopo essere stata della famiglia Bracchini, divenne proprietà di George Henderson, la cui famiglia apparteneva alla comunità britannica della città dalla fine del XVIII secolo. Dopo la sua morte, avvenuta 1934, l'immobile, costituito all'epoca da trenta stanze e da un vasto parco, passò all'amministrazione provinciale di Livorno. Il giardino conserva ancora in parte il tipico impianto "all'inglese", nato nel tardo Settecento. Notevoli sono le varietà di specie arboree presenti che con una fontana esagonale ed una piccola grotta in pietra con tre piccole arcate, ricoperta da vegetazione spontanea, arricchiscono l'ambiente dominato all'entrata da un secolare pino.
I settori espositivi, rinnovati e costruiti ex novo negli anni '80 ad opera dell' architetto Giuseppe Milanesi, sono situati nella moderna costruzione adiacente la villa. In seguito, altri lavori di ampliamento hanno portato alla realizzazione della Sala del Mare dedicata ai cetacei del mediterraneo frutto di anni di attività di recupero e studio di esemplari spiaggiati sulle coste livornesi. Completano l'esposizione la Sala degli Invertebrati, situata negli annessi lungo il perimetro di via dell'Ambrogiana, l'Orto Botanico e la Sala delle Esposizioni Temporanee accessibili sul retro della villa.
La villa appartenne ad Antonio Orlandi nel 1762 e successivamente passò ai Filippi, ai Guebhard e quindi ai Webb James. Nel 1917, dopo essere stata della famiglia Bracchini, divenne proprietà di George Henderson, la cui famiglia apparteneva alla comunità britannica della città dalla fine del XVIII secolo. Dopo la sua morte, avvenuta 1934, l'immobile, costituito all'epoca da trenta stanze e da un vasto parco, passò all'amministrazione provinciale di Livorno. Il giardino conserva ancora in parte il tipico impianto "all'inglese", nato nel tardo Settecento. Notevoli sono le varietà di specie arboree presenti che con una fontana esagonale ed una piccola grotta in pietra con tre piccole arcate, ricoperta da vegetazione spontanea, arricchiscono l'ambiente dominato all'entrata da un secolare pino.
I settori espositivi, rinnovati e costruiti ex novo negli anni '80 ad opera dell' architetto Giuseppe Milanesi, sono situati nella moderna costruzione adiacente la villa. In seguito, altri lavori di ampliamento hanno portato alla realizzazione della Sala del Mare dedicata ai cetacei del mediterraneo frutto di anni di attività di recupero e studio di esemplari spiaggiati sulle coste livornesi. Completano l'esposizione la Sala degli Invertebrati, situata negli annessi lungo il perimetro di via dell'Ambrogiana, l'Orto Botanico e la Sala delle Esposizioni Temporanee accessibili sul retro della villa.